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28 APRILE - Il posto dell'Uomo nella Natura

  • Relatore dott. Carlo Cencini
  • 21 apr 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

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Uno dei temi più dibattuti da tutte le culture del mondo è il rapporto che intercorre tra l'uomo e l’ambiente. Gli esseri umani sono parte integrante della natura o sono distinti da essa e in qualche modo superiori? Sia la tradizione classica che quella giudaico-cristiana sono permeate dalla profonda convinzione che l'uomo sia stato posto in una posizione di dominio nei confronti della natura. Negli ultimi anni, tuttavia, la distinzione tra uomo e natura, come pure quella tra natura e cultura sembra essere entrata in crisi di fronte al progressivo esaurimento delle risorse, all’inquinamento sempre più accentuato del pianeta, alla perdita di biodiversità...

L’impatto dell’uomo sulla natura è universalmente riconosciuto come allarmante: per la prima volta, nella storia della vita sulla terra, una singola specie è in grado di influire così radicalmente sul destino di tutte le altre, animali e vegetali, sconvolgendo e distruggendo gli ecosistemi. L’umanità è un’entità “ecologicamente anomala” che produce comportamenti “maladattativi” (poco intelligenti). E nella storia della vita gli esseri che esprimevano questi comportamenti si sono tutti estinti…

Ecco allora emergere la necessità di un rinnovamento culturale, che non consiste tanto in un ribaltamento della gerarchia dei valori nell’ambito delle varie aree culturali, quanto piuttosto a una penetrazione del sapere ecologico all’interno stesso delle altre aree culturali, dalla politica all’economia, dalle scienze umane alla filosofia.

Esiste un modo per soddisfare i bisogni e le aspirazioni dei quasi sette miliardi di persone che oggi vivono oggi sulla Terra, senza pregiudicare la possibilità che i 10-12 miliardi del domani possano soddisfare i loro? È questa una sfida formidabile per l'umanità del XXI secolo.

Con l’occasione sarà presentato il volume “Il manuale del Bravo Conservatore” a cura di C. Cencini e F. Corbetta. Interverrà la Prof.ssa Maria Luisa Dindo, che nel volume ha trattato “Gli insetti utili all’agricoltura”.

Dott. Carlo Cencini, nato a Porretta Terme (BO) nel 1941, laureato in Economia e Commercio a Bologna. Professore ordinario di Geografia presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna fino al pensionamento nel 2012.

Ha insegnato presso le Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e di Economia dell’Ateneo bolognese e presso la Libera Università di Lingue e Comunicazioni (IULM) di Milano. È stato direttore dell'Istituto di Geografia e Coordinatore della Scuola di dottorato in “Qualità ambientale e sviluppo economico regionale” dell’Università di Bologna. È condirettore della rivista “Natura e Montagna”.

Autore di circa 200 pubblicazioni, i suoi interessi hanno riguardato la gestione delle aree costiere in Italia, lo sviluppo sostenibile, la conservazione della natura in Italia e in Africa, il turismo comunitario in Africa, lo sviluppo del turismo in Antartide.

La conferenza si terrà presso il Museo Civico di Storia Naturale, martedì 28 aprile alle ore 17:30,

ingresso da Via Museo n.2

 
 
 

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