10 aprile - I FOSSILI DEL VERONESE NEL SECOLO XVI
- Relatore dott. Romano Guerra
- 5 apr 2018
- Tempo di lettura: 1 min

Col secolo XVI la città di Verona divenne famosa per le "impronte fossili" di cui già avevano scritto Leon Battista Alberti e Leonardo Da Vinci. A metà del secolo, Don Diego Hurtado de Mendoza, ambasciatore spagnolo a Venezia, mostrò al medico Pietro Andrea Mattioli i primi pesci di Bolca. Si attivò allora anche Francesco Calzolari, farmacista, che cominciò a raccogliere rarità e stranezze costituendo uno dei primi musei naturalistici al mondo che conteneva anche numerosi fossili e incaricò Giovanni Battista Olivi di farne una guida. I fossili veronesi valicarono le Alpi e si diffusero anche all'estero. Intanto le “pietrificazioni” del veronese, tramite alcuni atlanti geografici furono conosciute in tutta Europa. Romano Guerra, studioso e ricercatore di fossili dal 1954, ha effettuato numerose spedizioni paleontologiche in Europa, Africa, Asia ed America acquisendo materiali ed esperienze che gli hanno permesso nel 1983 di esporre la mostra "Fossili, alle origini della vita", la prima manifestazione paleontologica itinerante, presentata nelle maggiori città. E' stato per anni paleontologo del Parco della Preistoria di Rivolta d'Adda (Cremona). Recentemente, in collaborazione con Roberto Zorzin, ha curato gli articoli “Bibliografia e citazioni di Bolca. Opere dal 1550 al 1850”, “Bibliografia e citazioni di Bolca. Opere dal 1851 al 1900.” e “Bibliografia e citazioni di Bolca. Opere dal 1901 al 1950.”
La conferenza si terrà presso il Museo Civico di Storia Naturale, martedì 10 aprile alle ore 17:30, con ingresso da Via Museo n.2
L'accesso è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Commenti